venerdì 14 novembre 2008

Indifferenza

Questo post è un po' diverso dai solito, soprattutto è tutto vero e meno demenziale del solito.

Ieri princess, come al solito, alle 16.00 è uscita dal lavoro e si è scapicollata per andare a prendere la metro e tornare a casa.
Per inciso, il suo ufficio è in una delle zone piu' belle, trafficate e commerciali di Parigi.

All'angolo dove di solito attraversa, e dove c'è un famosissimo boulanger (con un un'affluenza pazzesca di clienti, che nemmeno te li regalassero i panini), princess si ferma e osserva: su delle griglie,che di solito servono per i cantieri, c'è sdraiato un uomo.

Quello che incuriosisce princess è che il signore non è il solito senza tetto che la mattina chiede l'elemosina in quell'angolo(e che potrebbe aver fatto tranquillamente li la sua residenza), no, è una persona assolutamente "normale" anche discretamente elegante.
E' un signore di una certa età, sdraiato per terra non per sua scelta, che sta dicendo "aiuto, aiuto".

Princess si avvicina e chiede se ha bisogno perchè non è sicura di aver capito bene. Intorno la gente continua a sfrecciare a piedi, nessuno che si fermi.

Alla seconda richiesta di aiuto princess panica ed inizia a pensare a tutti i numeri di soccorso italiani e francesi (e si che li ripete sempre con gnomo 1, ma al momento del bisogno si va tutti in tilt).

Tira fuori il cellulare e alla fine chiama il 15, la Samu (l'equivalente della Pubblica Assistenza), inizia a spiegare dove si trova, cerca di leggere il nome della via.

Nel frattempo un furgone della polizia si ferma, scendono in 4 , lei gesticola, cerca di spiegare che è in contatto con la Samu, nessuno la caga, la signora della Samu chiede di parlare con un poliziotto, nessuno la ascolta.
Alla fine la signora al telefono decide di mandare i pompieri.

Princess dopo che i poliziotti hanno parlato con il signore (che comunque è cosciente ma non proprio in forze) si lancia verso quello che sembra il capo e spiega loro che lei ha già chiamato i pompieri, giusto per evitare che ne arrivino due di camion.

In cambio il poliziotto piu' giovane le chiede i documenti e le prende i dati, lei spera che non la portino dentro, non si sa mai, e alla fine lui la ringrazia per il suo intervento.

E' in quel momento che una signora si avvicina e dice a princess "sa io l'ho visto il signore mentre si stava accasciando a terra, chiedeva aiuto, pensavo fosse un sdf (sans domicile fixe)"
princess vorrebbe tanto risponderle " brutta stronza e se anche fosse stato un sdf cosa aspettavi a chiamare i pompieri? (ora ha capito che bisogna chiamare subito i pompieri e non la samu)"

invece ha esaurito tutta la sua carica, non le esce niente dalla bocca. Spera solo che se un domani dovesse lei accasciarsi per terra per un malore, qualcuno chiamerà i soccorsi senza chiedersi se si tratta di una sdf.
E soprattutto si augura che quel povero signore possa stare presto meglio.

7 commenti:

Elena Galli ha detto...

Non ho parole.

Linda ha detto...

mamma mia che indifferenza, non è la prima volta che sento una storia del genere, si spera sempre possa non capitare a noi!
Comunque sei stata brava, anch'io vado un pò nel panico quando sono in queste occasioni!

Verde ha detto...

che brutte cose... e capitano sempre più spesso...

princess ha detto...

purtroppo penso proprio che succeda ovunque nelle grandi città. nessuno si parla e se tu lo fai per primo pensano che tu sia una "disturbata".

Mammamsterdam ha detto...

Che brutta botta di adrenalina deve averti lasciato questa storia. Si, le grandi città sarà pure vero, ma mi sa che Parigi ne batte parecchie.

Alessandra à Paris ha detto...

Ciao Principessa. Inciampo per caso sul tuo blog e inizio a leggerlo...cercavo lettini Jacadi e invece trovo una cosa seria. Una cosa che ho notato anche io (sono appena tornata da Parigi, uno dei tanti week end che passo tra Parigi e Reims, a casa del mio fidanzato, in attesa di decidere se andare a vivere insieme a Parigi o a Milano)è questa indifferenza. Verso una donna. Verso un clochard. Verso uno che forse ha bisogno. NOn è cattiveria pura, credo...è il flusso del tempo sempre più veloce che sta anestetizzando gli essere umani e le grandi città. Parigi è enorme. Vivace. Caotica. Bella e impegnativa. Non tutti hanno le risorse (fisiche, psicologiche, monetarie) per correre a una tale velocità. Qualcuno cade (metaforicamente e non) e gli altri lo scavalcano (metaforicamente e non). Perchè tanti clochard a Parigi? Perchè tanto lusso e tanta cura per i luoghi (splendidi), tante agevolazioni per la gente comune...e poi invece trovi tanti che non sanno dove dormire e cosa mangiare, come in un paese dell'Africa Centrale. Cosa li porta lì? E' una scelta? E seno, perchè nessuno li porta via, al riparo, al caldo, al sicuro. Ecco, questa è una cosa che di Parigi (che amo) mi ha colpita. Spiazzata. Amareggiata. Tu brava: hai fatto il tuo dovere di essere umano. Italiano ;)

princess ha detto...

Credo che il problema sia comune in tante grande città , ma è anche vero che Parigi è piu' grande di tante altre.Nessuno ha tempo per gli altri, siamo sempre di corsa, chiusi nel nostro mondo. Pero' a onor del vero devo dire che esistono tante associazioni che si occupano di senza tetto, molto attive soprattutto quando fa freddo, che offrono un letto e qualcosa di caldo ma spesso sono gli sdf che non vogliono essere ospitati.Certo servirebbe di piu', sono daccordo, forse un po' piu' di sensibilità da parte di tutti, un po' meno di individualismo, meno Ipod alle orecchie, un saluto, un sorriso, ma questa è un'altra storia ....